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Industria 4.0: le agevolazioni per il 2023-25

Industria 4.0: le agevolazioni per il 2023-25

 

Proseguono anche per il triennio 2023-2025 le agevolazioni del Piano Transizione 4.0.

Per incentivare un tipo di produzione sempre più automatizzata e interconnessa, continuerà a permanere il sistema basato sul credito d’imposta per acquisti in beni materiali e immateriali come da Allegato A e Allegato B della legge 232/2016.

 

La Legge di Bilancio 2022 (articolo 1, comma 44, legge 234/2021) ha confermato il credito di imposta fino al 2025.

Per investimenti dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2025 (o fino al 30 giugno 2026, se entro il 31 dicembre 2025 l’ordine risulti accettato e siano stati pagati acconti per il 20%) il credito d’imposta è calcolato in maniera differente a seconda che si tratti di beni materiali o immateriali.

Vediamo quindi in che misura sono previste tali agevolazioni.

 

BENI MATERIALI

Beni compresi nell’Allegato A.

Le aliquote del credito d’imposta sono:

  • 20% per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni
  • 10% per la quota di investimenti oltre i 2,5 e fino a 10 milioni
  • 5% per la quota oltre i 10 milioni e fino al limite di 20 milioni

La parte eccedente il limite di 20 milioni di euro non è sottoposto a credito d’imposta e l’aliquota si applica a scaglioni incrementali al totale degli investimenti, non al costo del singolo bene.

Come chiarito dall’Agenzia delle Entrate nella circolare n. 14/E/2022, il massimale di spesa per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2025 si riferisce alla singola annualità e non all’intero triennio. Pertanto, il massimale complessivo per gli investimenti in beni materiali 4.0 effettuati nel triennio 2023 – 2025 è pari a 60 milioni di euro.

 

BENI IMMATERIALI

Beni compresi nell’Allegato B (come software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni).

L’aliquota del credito di imposta per l’acquisto dei software (calcolata su investimenti fino a 1 milione di euro), che nel 2022 era stata alzata al 50% dal Decreto Aiuti, torna per il 2023 a quella prevista originariamente del 20% e diminuisce progressivamente nel triennio.

Le aliquote del credito d’imposta sono quindi:

  • 50% del costo complessivo del bene per investimenti effettuati fra 01/01/2022 e 31/12/2022 (o termine lungo del 30/06/2023)
  • 20% del costo complessivo del bene per investimenti effettuati fra 01/01/2023 e 31/12/2023 (o termine lungo del 30/06/2024)
  • 15% del costo complessivo del bene per investimenti effettuati fra 01/01/2024 e 31/12/2024 (o termine lungo del 30/06/2025)
  • 10% del costo complessivo del bene per investimenti effettuati fra 01/01/2025 e 31/12/2025 (o termine lungo del 30/06/2026).

Il credito d’imposta non è tassato ai fini IRPEF / IRES / IRAP.

 

Le agevolazioni sono previste anche per uve2k.Blue, il software gestionale specifico per le aziende vitivinicole (disponibile anche in versione cloud) e per la formazione 4.0 per l’utilizzo del programma.

Scopri di più sull’integrazione tra il software gestionale e i macchinari del tuo impianto produttivo QUI.

Se stai valutando di sfruttare gli aumenti previsti dal Decreto Aiuti per il 2022, contattaci per maggiori informazioni: commerciale@maxidata.it